martedì 25 novembre 2014

L’ALLEGRIA L’allegria dovrebbe caratterizzare la...





L’ALLEGRIA


L’allegria dovrebbe caratterizzare la nostra quotidianità.


Ridere ritempra, dà vitalità, distende i nervi, riduce la tensione, allontana il malumore, stimola la creatività e rende la vita molto più divertente. Infine giova enormemente ai rapporti umani, aiutando lo sviluppo di una certa empatia verso gli altri.


E’ importante saper ridere anche di sé stessi e a volte, dei propri errori.

Cosa non facile…




from Tumblr http://ift.tt/1v8jwtr

via IFTTT

sabato 22 novembre 2014

Persisterò fino al successo Ogni giorno vengo messo alla prova...





Persisterò fino al successo


Ogni giorno vengo messo alla prova dalla vita.

Se persisto, se continuo a provare, se continuo ad attaccare, avrò successo.


Io non sono nato per la sconfitta, né il fallimento scorre nelle mie vene. Non sono una pecora, io sono un leone e mi rifiuto di parlare, camminare e dormire con le pecore.


Non ascolterò chi piange e chi si compiange perché la loro è una malattia contagiosa. Il mattatoio dell’insuccesso non è il mio destino. Sfuggirò dalle persone invidiose e maldicenti. Rovinano lo spirito e ammorbano chiunque gli stia attorno.


I premi della vita si trovano al termine di ogni viaggio, non agli inizi. Non mi è dato sapere quanti passi sono necessari per raggiungere la meta. Potrò fallire al millesimo passo, tuttavia il successo può nascondersi dietro la prossima curva della strada delle mia vita. Non potrò sapere quanto è vicino se non svolterò l’angolo. Considererò lo sforzo di ogni giorno come un colpo della mia lama contro una quercia possente, colpo su colpo la quercia crollerà. Sarò simile alla goccia che rompe la roccia. Costruirò il mio tempio interiore ogni giorno, mattone dopo mattone, perché con piccoli sforzi ripetuti si porta a compimento qualsiasi impresa.


Non prenderò mai in considerazione la sconfitta e abolirò dal mio vocabolario parole e frasi come abbandonare, non posso, incapace, impossibile, fuori discussione, ineseguibile, improbabile, senza speranza, insuccesso, ritirata; perché queste sono le parole degli sciocchi.


Lavorerò sodo e sopporterò. Ignorerò gli ostacoli ai miei piedi e terrò gli occhi fissi alla meta. Ogni no mi porterà più vicino al suono del sì. Ogni difficoltà posta da altri mi fornirà l’energia per superarli. Ogni sfortuna di oggi reca in sé il seme della buona sorte di domani. Proverò, proverò, proverò ancora. Considererò ogni ostacolo come una semplice deviazione dalla meta e come una sfida alle mie capacità.


Non permetterò però che il successo di ieri mi culli nel compiacimento di oggi, poiché proprio questo è la base del fallimento.

Dimenticherò gli eventi del giorno passato, buoni o cattivi che fossero e saluterò il nuovo con la certezza che questo sarà il giorno più bello della mia vita.

Fino a che avrò respiro persisterò. Persisterò fino alla meta.




from Tumblr http://ift.tt/11FvCQ5

via IFTTT

domenica 9 novembre 2014

Le 7 regole della felicità

1. La felicità non ha niente a che vedere con il possesso di beni materiali. Felice è chi conta sulle sue forze e tutela la sua autonomia (Socrate, secondo Senofonte).

2. E' felice chi esercita la massima virtù civile, contribuendo con le sue capacità al benessere sociale. Felicità è innamorarsi della bellezza e impegnarsi a generare nuovi segni nel mondo (Platone, Repubblica e Simposio).

3. Felicità è rendersi perfettamente attivi, sviluppando le proprie capacità sotto la guida della parte razionale dell'anima (Aristotele).

4. Essere felici è respingere il dolore, vivere con pienezza il piacere della vita, senza sforzarsi di incrementare artificiosamente la gioia che la natura, i sensi e la coscienza offrono in modo spontaneo (Epicuro).

5. Felice è il saggio che dà forma ogni giorno alla sua esistenza con l'uso perfetto della ragione (Seneca).

6. E' felice chi ammette di non avere criteri assoluti di bene e male. Sospendere il giudizio libera dall'ansia e permette di accettare con buon senso fatti, emozioni e criteri comuni (Sesto Empirico).

7. Essere felici significa liberare la natura contemplativa dell'io interiore, lavorando profondamente su se stessi (Plotino).

Le regole sono state sintetizzate da Fulvia de Luise, autrice con Giuseppe Farinetti del libro in due volumi "I filosofi parlano di felicità" (Einaudi).


venerdì 7 novembre 2014

Di fronte ai problemi.



Di fronte ai problemi è molto importante pensare a se stessi come risolutori, non come vittime della vita o sfortunati.

Quando troviamo un ostacolo, indietreggiamo un attimo, studiamo una soluzione per superare la difficoltà o aggirarla. Ci sono sempre più opzioni, riflettere e cercarle è quello che fa la differenza.

Imparare a prevedere, per quanto possibile, i problemi, le situazioni negative è un altro elemento che porta sulla strada di un vita felice e piena.

Quante volte le nostre azioni ci fanno intuire o ci rendono consapevoli che potranno potranno portarci dei problemi, ma speriamo che ciò non avvenga aggrappandoci a una mera speranza che si rivela tale.

Prendere consapevolezza che le cose possono andare male è essenziale.

Questa è la vita.

Fatta di momenti felici e di tristezza.

Anche la tristezza è uno stato d’animo salutare se non “coltivata” nel tempo a giustificazione o cronicizzata fino a divenire depressione. Impariamo a parlare dei sentimenti negativi e dei nostri problemi, condividere un dolore lo dimezza nel nostro spirito, così come condividere una gioia la raddoppia in noi.

Anche le lacrime non devono spaventare. Sono anch’esse un dono di Dio e esprimono in inequivocabile il nostro sentimento.

from Tumblr http://ift.tt/1tmvWJI