Al genio della mia città, che alita di Occidente nelle campagne e dalle cupole dei pini, mentre risuona d'Oriente sulla battigia per poi svanire negli occhi dei mosaici e riapparire in quelli tenaci della gente.
Ravenna, 13 settembre 1991
... Le sfide le ho sempre fatte con me stesso. Non sono uno sbandieratore. Sono un convinto assertore delle mie opinioni, ma non mi sono mai accalorato per dire che avevo fatto questo o quello, mi sono sempre accalorato per dire che avrei fatto la tal cosa. Quello che ho già raggiunto, tutto sommato, lo considero un atto dovuto verso me stesso. Questo è uno dei motivi per cui mi siedo volentieri con la gente e la gente si siede volentieri con me, senza tante presentazioni e cerimonie...
... Sto molto attento a non commettere errori di percorso madornali. Soprattutto, non mi precludo mai la strada del ritorno. Cerco sempre di avere lo scenario del possibile, ma anche quello dell'impossibile. Non mi taglio i ponti alle spalle...
... Nella vita è importante non prendersi mai troppo sul serio. Le cose vanno prese sul serio, ma se stessi no, perché finisce che si diventa pomposi...
... Personalmente sono dell'idea che la vita debba essere vissuta fino in fondo e non per finta. Anche se talvolta c'è da farsi venire il mal di stomaco...
Frasi tratte dal libro intervista "A modo mio" a cura di Cesare Peruzzi, Arnoldo Mondadori Editore, Ottobre 1991
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