venerdì 6 giugno 2008

La meritocrazie sbandierata e i sotterfugi praticati

di Alessia Mosca - Deputata PD membro della XVI Legislatura
Garantire la meritocrazia nella Pubblica Amministrazione è uno dei cavalli di battaglia della maggioranza di Governo. Un obiettivo con cui concordo in pieno, a patto che agli annunci sbandierati per fare breccia presso la pubblica opione seguano i fatti. Così, purtroppo, non è. Nei giorni scorsi, la Pdl ha furbescamente inserito nel provvedimento sui rifiuti - che ha carattere di urgenza e il cui iter non puo’ essere rallentato - un provvedimento che trasforma i dirigenti pubblici a termine in personale assunto in pianta stabile. Di fatto, si tratta di una promozione generalizzata senza concorso, che è quasi al limite di contraddizione con i principi stessi della nostra carta costituzionale. Il Pd sostiene tutte le forze in campo contro l’emergenza rifiuti, ma questo non deve trasformarsi in una pretesto per calpestare le regole che fissano i criteri di assunzione nel settore pubblico.Per una questione di trasparenza verso i cittadini, che esprimono il loro voto e non meritano essere presi in giro con false promesse, riporto alcuni impegni presi pubblicamente dalla Pdl:Il 29 marzo, in piena campagna elettorale, il candidato premier Silvio Berlusconi annuncia tagli del 33% alla Pubblica Amministrazione.Il ministro alla Funzione Pubblica Renato Brunetta il 12 maggio dichiara: “Propongo un grande patto con dirigenti e sindacati per cambiare il paese e dare risposte.”Ancora Brunetta, il 29 maggio dichiara: “Premi per i più meritevoli e trasformazione dei dirigenti in manager.”Brunetta il 4 giugno: “I passaggi di carriera avverranno attraverso concorsi, valutati rigorosamente”.Sempre Brunetta, il 5 giugno, espone il programma di riforma del suo dicastero che punta a 40 miliardi di risparmi in tre anni e annunci: “Si deve partire dai datori di lavoro, dai dirigenti perché il pesce puzza dalla testa”.

Nessun commento: