mercoledì 7 dicembre 2011

5 buoni motivi per usare un tablet sul lavoro


I tablet computer sono nati per il business. Lo sanno in pochi, ma è la verità. Anche se è stata la Apple a imporli come prodotti di massa, i loro antenati, che risalgono alla fine degli anni Ottanta, sono stati progettati come strumenti professionali.
Come spesso accade per le tecnologie di frontiera, a quel tempo non hanno avuto successo nel mondo consumer. Non sono stati né usati, né capiti. Ma da allora (dal 2007 in effetti, quando HP lanciò sul mercato il primo tablet consumer, che si chiamava Pavilion tx1x00) le cose sono molto cambiate. Oggi il tablet è cool. E chi lo compra lo fa soprattutto per motivi che poco hanno a che fare con il lavoro.
Primo motivo: i tablet sono semplici e pratici, ma (sempre più) potenti. Provate a pensare alle cose che vi fanno arrabbiare del vostro computer e poi applicate la stessa selezione a un tablet: scoprirete che quest’ultimo non è afflitto da quei difetti. La sua batteria dura un giorno intero (un Graal che i laptop non sono mai riusciti a raggiungere), è incredibilmente semplice da usare (sia iOS che Android, i due sistemi operativi con cui la maggior parte dei tablet funzionano, sono progettati con la semplicità d’uso in mente), non si rompe quasi mai (funziona con memorie allo stato solido praticamente indistruttibili, non ha una tastiera e ha pochissimi pulsanti: insomma è monolitico e compatto e quindi assai poco soggetto a guasti), è pratico (si può infilare dovunque e con una tastiera esterna è in grado di fare (quasi) tutto quello che fa un computer tradizionale).

Secondo motivo: presto potranno fare di tutto. I nuovi tablet nascono nell’era delle App e questo ne fa strumenti estremamente versatili. Le App sono tantissime (oggi ce ne sono già più di 500 mila per i tablet della Apple e più di 370 mila per Android. Al momento la maggior parte non è dedicata al mondo del lavoro (i giochi la fanno tuttora da padrone), ma il trend sta cambiando rapidamente e presto, diciamo fra due anni al massimo, le App professionali saranno la maggioranza (noi in Aton ne abbiamo realizzata una, .onSales, e che rende la vita molto più facile alla forza commerciale con decine di funzioni avanzate. Gira sull’iPad e presto anche sbarcherà anche sui tablet Android). Pensate ai primi cinque software aziendali che vi vengono in mente: è probabile che tutti e cinque abbiano già un client che funziona su un tablet (o che l’azienda che li produce abbia un team di ricercatori che ci sta lavorando).
Fra due anni un tablet vi permetterà di fare gran parte di ciò che vi serve nella vostra giornata lavorativa, dalla scrittura di un documento in word a una query su un As-400.

Terzo motivo: ci permettono di concentrarti sul cosa e non sul come. È vero oggi, ma non lo sarà domani. Perché ci sono cinque buoni motivi che mi portano a credere che presto, anzi prestissimo, i tablet torneranno “a casa”, diventando uno dei cardini informatici delle imprese. 
I computer tradizionali, anche quelli semplici, sono complicati. Chi lavora in una piccola azienda trascorre parte considerevole del suo tempo a risolvere problemi legati al sistema operativo, a installare (o reinstallare) applicazioni, a trovare funzioni o impararne altre, a cancellare virus… Chi invece lavora in una grande azienda chiede tutto questo al tecnico interno, il che porta comunque via tempo. Un tablet riduce drasticamente queste complessità. L’uomo dei computer verrà comunque a trovarvi, di quando in quando. Ma lo vedrete senza dubbio meno di prima. Lui avrà più tempo per dedicarsi a migliorare l’ICT della vostra azienda, voi potrete concentrarvi di più sul vostro lavoro (quello vero).
Quarto motivo: sono uno straordinario strumento di marketing. La portabilità estrema, la qualità dello schermo, l’assenza di “fronzoli”, la durata delle batterie, fanno dei tablet l’oggetto ideale per presentare il proprio lavoro ad altri. Che si tratti di una presentazione di slide o di un video, di un sito web o di un’immagine, il contenuto che vuoi mostrare a un cliente (o a un fornitore, un partner, un collega…) farà un figurone su un tablet computer. In più, il tutto sta (quasi) in tasca. E con batterie che durano otto ore buone, se non di più, difficilmente vi lascerà a piedi nel bel mezzo della presentazione. I tablet mettono il marketing nelle mani di un numero maggiore di figure aziendali. Offrono la possibilità a un maggior numero di manager e dipendenti di trasmettere all’esterno messaggi strutturati e coerenti con la policy della vostra impresa. I contenuti chiave, quelli progettati per essere diffusi all’esterno, si diffondono con maggior velocità e l’azienda da ciò ha tutto da guadagnare. Sta già accadendo in alcuni settori, come il Fashion. E grazie all futura diversificazione dei tablet (più modelli, con caratteristiche diverse) tenderà a succedere anche in settori più difficili, come quello della manutenzione e della vendita, dove se il tablet cade e si rompe è un guaio.
Quinto motivo: la vostra azienda ve ne comprerà presto uno. Per i motivi sopra descritti e per il fatto che costa (o costerà presto) molto meno di un computer portatile, la vostra azienda sarà sempre più incline ad acquistare grandi quantità di tablet per i propri dipendenti (secondo IDC, nel 2011 i tablet rappresentano già il 15% del mercato totale dei personal computer). Già accade con il top management. Ma molte imprese scelgono già il tablet come regalo aziendale per dipendenti, partner, clienti e molto presto questo oggetto entrerà a far parte della dotazione standard di un numero sempre maggiore di figure professionali. È una buona notizia per chi li produce. Ma la è senza dubbio, per le ragioni di cui sopra, anche per voi che ve li troverete presto sulla scrivania senza bisogno di comprarli.

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