martedì 22 luglio 2008

Della dipendenza dall'alcolismo non se ne parla

Leggo sempre più rapporti dove si evince che l'alcol è un vero killer di Stato che sta distruggendo, di fatto, una generazione. Alcuni dati per capire: in Italia, secondo studi attendibili, ci sono 36 milioni di italiani forti consumatori di alcol di cui 9 milioni con gravi problemi di alcolismo; nel 2007 i morti per droga in Italia sono stati 972 contro i 34.000 morti di alcol. Avete letto bene il numero, non mi sono sbagliato, sono 34.000, a questo aggiungiamo che il 50% degli incidenti stradali sono dovuti in Italia all'alcol. Questo è un dato che, se fate attenzione quando leggete le cronache degli incidenti sui giornali, viene citato purtroppo troppo frequentemente.
Se qualsiasi altra sostanza provocasse le stesse stragi cosa accadrebbe nel nostro paese ?
Il fenomeno è sempre esistito, e taciuto, ma in questa Italia sempre più povera, delusa, priva di speranza e di Valori, la gente prende sempre più spesso il bicchiere in mano... e non per bere acqua. Esiste da noi una sorta di tabù nello scrivere nei referti medici che la persona è affetta da problemi di alcolismo, ma la realtà è che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza nazionale. I giovani alcolisti in Italia sono calcolati in 1 milione e 300 mila e tra le cause ci sono anche leggi ormai inadeguate e ipocrite, che impediscono di somministrare bevande alcoliche ai minori di 16 anni, ma non di poterle acquistare. Ma il fenomeno colpisce trasversalmente ogni età e classe sociale, non sono solo emarginati quelli colpiti dall'abuso di alcol, sono anche professionisti, manager, operai, politici, mamme, casalinghe. Alcuni riescono ad essere irreprensibili durante la settimana, ma nascondono un problema che si manifesta in tutta la sua gravità nei fine settimana.
Mi stupisco sempre del fatto che siamo uno dei pochi paesi europei dove sulle bottiglie, contrariamente ai pacchetti di sigarette, non ci sono scritte sui pericoli alla salute rappresentati dall'alcol e dove non esiste una vera e propria campagna di educazione e prevenzione al fenomeno. Quello che si fa sono briciole.
Nonostante tutto questo si continua a parlarne poco o niente...

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