lunedì 23 febbraio 2009

Osterie delle Callegherie il sapore di New York

Qualcuno probabilmente ha già fatto questa esperienza, ma forse inconsapevolmente e quindi non ha colto tutto il “sapore” di una serata passata all'Osteria delle Callegherie. Per chi non lo sapesse, questo ristorante, nato nel 1999, è la copia di un altro, presente nella Grande Mela, che porta il nome di Viceversa (pronunciato in americano vaisiversa), realizzato dallo stesso architetto - imolese - e gestito da Franco Lazzari, imolese pure lui, ma ormai newyorkese a tutti gli effetti. Io ho avuto il piacere di visitarlo questo locale “fratello” anche recentemente e posso confermarvi che è l'esatta copia, differente solo negli spazi, più ampi e, naturalmente, nella “location”. Leonardo Mantovani, il titolare di Imola non me ne vorrà, ma New York... L'Osteria delle Callegherie, che deve il nome alla strada in cui si trova che fin dal medioevo si caratterizzava per la presenza di botteghe di conciatori di pelle – da qui il nome dal latino - è un locale che possiede un “pedigree” enogastronomico. Non solo perché precedentemente vi era già un'osteria, ma fin dai primi anni '50 era la sede di un circolo ricreativo che faceva cucina e, durante le serate estive, nel cortiletto interno dietro al locale, improvvisava una pista da ballo. Leonardo, per sua stessa ammissione, è un maniaco dell'ordine e della perfezione e appena seduti, se guardate con attenzione il vostro tavolo e l'ambiente che vi circonda, noterete che tutto è al “suo posto”, cito a titolo di esempio le tovaglie con i quattro lati che distano esattamente alla stessa distanza dal pavimento, i bicchieri perfettamente disposti l'uno dall'altro, le bottiglie esposte sugli scaffali con tutte le etichette rivolte ordinatamente verso l'esterno. Mi ha assicurato però che questa sua grande attenzione non sfocia nelle pericolose tendenze visibili nelle scene del film “A letto con il nemico”. La stessa cura e attenzione l'ha posta nel pensare al locale, con il risultato di un sapiente mix di neo-classico e moderno (il termine di moda è cool) che risulta apprezzato anche in una grande città (New York docet). Il suo amore e passione per il dettaglio si manifesta anche nella proposizione del menù, la strategia di una scelta limitata di piatti garantisce una freschezza certa e un'ottima qualità, grazie anche al Maestro di Cucina, Antonio Di Cesare, che ha la buona abitudine di girare tra i tavoli, per cogliere le impressioni e dare delucidazioni sulla genesi dei piatti e il loro processo di preparazione. Viene fatta una certa rotazione nei piatti presenti nel menù - in base alla disponibilità delle materie prime - ma come ho potuto rilevare la clientela più affezionata ed abituale non gradisce troppe novità od esclusioni. Confesso che io stesso, tempo addietro, protestai educatamente quando non trovai nella carta il mio dolce preferito: la cassata ai fichi caramellati - che è tornato nella lista a giusta causa – e che consiglio assolutamente di assaggiare. Sono meritevoli di segnalazione particolare inoltre le cappesante dorate con crema acida allo scalogno negli antipasti, i ravioli farciti alle patate e formaggio faviggiolo nei primi, la tagliata di bisonte al rosmarino per i secondi. Ottima la scelta di vini guidata Ivan il Sommeliers. Molto curata anche la "colazione di lavoro" che viene variata ogni settimana e si può ricevere anche via email ogni lunedì mattina. Complimenti anche per il sito, aggiornato (http://www.callegherie.it/). In ultimo mi preme consigliarvi di leggere anche il libro “Sale grosso e peperoncino” scritto dal giornalista Corrado Peli utilizzando i racconti dati dall'esperienza, di Leonardo Mantovani. Ne è uscito uno scritto piacevole e gustoso, leggero e rapido da leggere, che permette di vivere alcune ore di rilassatezza in questo mondo oggi particolarmente difficile. Il libro è edito dalla casa editrice La Mandragola.
Osteria delle Callegherie - Via callegherie, 13 - 40026 - Imolat - tel. 0542.24443 -riposo sabato a pranzo e domenica Scritto da Pierangelo Raffini e pubblicato su Il Domani-L'Informazione di domenica 22 febbraio 2009

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