domenica 20 settembre 2009

Sempre sul cambiamento

Mi ripeto spesso che è importante valorizzare ed apprezzare ciò che ho, non faccio mai la gara sugli altri, ma su me stesso. Da sempre non provo invidia e non ho mai coltivato il risentimento perchè sono convinto che generi odio. Sempre attento ad applicare una disciplina interiore, come un monaco o un samurai, per trovare soprattutto forza e felicità interiore. Non sempre riesco, ma è un lavoro continuo di levigatura ed eliminazione quello che porta alla perfezione. Cerco di correggere la tendenza a reagire troppo a fatti di lieve entità facendone una questione troppo personale non concentrandomi con troppa forza e intensità su un problema: penso all'importanza che avrà per me questa cosa tra una settimana, un mese, un anno. Nessuna.
Penso al problema in termini di unione, non di divisione. Se ti focalizzi sulle persone anzichè sul loro comportamento a volte eviti i conflitti.
Per cambiare bisogna essere convinti di volerlo fare. E' come calare di peso. Non servono le diete se non c'è volontà ferrea e positiva nel perseguire l'obiettivo al termine. Questa la differenza, porsi un obiettivo vivendolo come un sogno, ma sapendo che ha una scadenza e fissarla.
Così puoi organizzare anche il cambiamento e la tua determinazione si sviluppa in azione concreta. Cominci a cambiare esteriormente per cambiare interiormente. Vincere quindi la rabbia e l'odio è, ripeto, un esercizio lungo costruito sulla pazienza e la tolleranza. Questi sentimenti neutralizzano la facoltà di scegliere tra il bene e il male e la valutazione delle conseguenze.
Considero da molto tempo ormai la pazienza e la tolleranza veri segni di forza di una persona, anche se in questo mondo e nel business in particolare possono sembrare sentimenti di cedevolezza. Ma abbiamo tanto da imparare da una certa cultura cristiana e orientale.
Ritengo invece che la vera Forza di una persona provenga dalla saldezza interiore frutto di una mente forte e autodisciplinata.


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