sabato 2 gennaio 2010

La magia di un "abito su misura"


Sono consapevole che non tutte le persone hanno necessità di un abito nella loro vita e che per altri non è così importante la qualità dello stesso, perchè vivono un pò come un'imposizione dover portarlo magari tutti i giorni. Ma a chi ama vestirsi, e per la maggioranza della settimana si mette l'abito, vorrei consigliare assolutamente l'esperienza di un abito sartoriale. Costa di più di uno "pret-à-porter", ma vale... una vita, lo assicuro. Oggi, con una certa proliferazione del "su misura" anche da parte dei brand più noti, si trovano comunque tanti bravi sarti anche in città importanti (Bologna, Milano) o di provincia (Forlì), che ti realizzano ottimi capi, di taglio sapiente, senza essere molto più cari di uno acquistato in negozio. Vi assicuro però che la differenza è abissale. Nei tessuti, nella confezione e nella durata. Personalmente possiedo abiti di sartoria che ormai hanno vent'anni ai quali ho fatto stringere i pantaloni, amo ormai solo 19 cm con risvolto 4,5 cm, ma che per taglio e qualità del tessuto sfido a conferirgli quell'anzianità. Quindi si può dire senza paura di cadere in luoghi comuni, che l'abito sartoriale è un investimento.
Un abito pre-confezionato, non dona quelle sensazioni e quel piacere che, diversamente, offre uno "su misura": le asole fatte a mano che si possono aprire, l'impuntatura, i revers nella misura che ti piacciono, magari "a lancia", il taschino all'interno di una tasca del pantalone per le monete (in modo che non si senta ad ogni passo quella suoneria oltre al cellulare...), i bottoni per le bretelle alla "Brooks Brothers", nel "tre pezzi" il panciotto che cade con esattezza, la giacca morbida senza parti "incollate" che danno nel tempo quei rigonfiamenti indecorosi, le maniche un pò più corti per far risaltare i gemelli della camicia (se si usano), la scelta dello spacco (senza, all'inglese, a sacco) nella giacca e l'altezza giusta per non sembrare che sia qualche numero in più o che "ti sia stata buttata addosso". Tanti particolari che fanno la differenza insomma e che rendono unico il vostro capo sartoriale. Per sempre.
Capisco che non tutti sono in grado di apprezzare o comprendere il gusto, la soddisfazione, le sensazioni, insomma la "quint'essenza" che trasmette indossare un capo sartoriale creato per voi. Ed è un peccato. Naturalmente rispetto queste posizioni e neppure ho la presunzione di essere compreso fino in fondo. Ma a chi normalmente utilizza questo capo per lavoro e non ha ancora avuto il piacere, o il coraggio, di vivere questa esperienza, consiglio di farlo. Non se ne pentiranno. Mi raccomando però di prendere qualche informazione prima di scegliere il sarto. Come dicevo all'inizio, da un paio di anni la "moda" del "su misura" ha contagiato anche i brand più prestigiosi e su quest'onda la sartoria è ritornata con parecchi attori. Non tutti all'altezza. Quindi informarsi, magari fare una visita, valutare le realizzazioni e informarsi anche sul prezzo. A volte il valore dell'abito (sia che il prezzo risulti basso o alto) non corrisponde a quanto richiesto e, soprattutto, alle nostre aspettative.


Tutte le immagini sono tratte da The Sartorialist

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