sabato 9 gennaio 2010

Volare alto


Sono un appassionato di autobiografie. In Italia, diversamente dagli Stati Uniti non ce ne sono molte e l'annuncio di quella di Matteo Marzotto mi ha incuriosito e interessato. So che è facile dire questo, ma sono un ammiratore di Matteo per il suo modo di essere, così "stiloso" e attento alla sua immagine, ma anche concreto e attento ai problemi della società e del Paese. Con tutte le differenze del caso incarna il mio modo di essere e, dopo aver letto il libro, dico anche il mio modo di vedere le cose.
Il libro mi è piaciuto molto soprattutto nei capitoli Vivere e Lavorare oltre all'Introduzione, quest'ultima una fotografia esatta del mio pensiero. Sono sempre assetato e curioso della visione della vita e del metodo applicato nel lavoro delle persone che, in qualche modo, si possono definire di successo nei loro campi. Ci sono sempre spunti e particolari che ti possono aiutare o far riflettere sulla tua vita e su ciò che fai. Non nascondo che avrei gradito un maggiore approfondimento sulla parte del lavoro, sul modo in cui si organizza, come gestisce i problemi, ecc., ma in fondo il sotto titolo recita "quel che ho imparato fin qui dalla vita". Vista l'età ha ulteriori opportunità per scrivere di questo.
Un libro che si legge bene, volentieri e che consiglio. In tutti i casi date un piccolo, ma sempre importante, contributo alla ricerca sulla Fibrosi Cistica. Infatti i diritti d'autore del libro saranno interamente devoluti alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Anche questo è un modo per far capire che il mondo molte volte si muove per luoghi comuni e la società è portata a giudicare le persone senza conoscerle fino in fondo. Il fatto di tenere alla propria persona, avere passioni, voler continuamente mettersi alla prova e cercare di "volare alto", non è sinonimo di superficialità, arroganza o presuntuosità.

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