domenica 31 ottobre 2010

La calma come virtù

Fermarsi per pensare alle conseguenze delle nostre azioni.
Imparare che le opinioni sono fatti, è normale che vi siano delle differenze.
Imparare a prendere in considerazione le opinioni altrui.
Sviluppare grande tolleranza.
Imparare a cogliere anche i messaggi del corpo di chi ci sta di fronte e comunica.
Ricordarsi che l'empatia permette di mettersi nei panni dell'altro.
Fare sempre domande finché la situazione non si sia chiarita.
Sfruttare gli amici per raccontare la propria rabbia.
Scrivere: serve a chiarirsi ed esternare.
Evitare di prenderla sul personale.
Cercare di essere sempre più libero ed indipendente da opinioni e comportamenti altrui.

giovedì 28 ottobre 2010

La fiducia

Avere fiducia in qualcuno, avere la fiducia di qualcuno. Quando usiamo queste frasi, questi pensieri, occorre andare alla radice del concetto forse. Per me la fiducia é l'atteggiamento verso un'altra persona, basato sulla convinzione che questa non farebbe nulla contro di noi anche se ne avesse la possibilità e potesse trarne un vantaggio personale. 
La fiducia non nasce solo empaticamente, ma si costruisce nel tempo attraverso la dimostrazione di essere persone integre con una condotta esemplare, dimostrando competenza e passione nello svolgere il proprio ruolo, prendendo in considerazione con attenzione le preoccupazioni degli altri, dando a tua volta fiducia, costruendo attraverso i successi, attraverso l'elevata frequenza dei momenti di contatto con le persone.

Ci si fida di te se ti si vede spesso. Frequentare, frequentarsi con assiduità porta a convincerci che siamo sempre presenti, anche quando non ci si vede, nei pensieri dell'altro. E' un grande segno di importanza nei confronti dell'altra persona che è fondamentale per costruire, mantenere e rafforzare il rapporto di fiducia. 
La fiducia è un lavoro da svolgere giorno per giorno, con cura e attenzione, anche per pochi minuti, ma costantemente. La fiducia è come un fiore, una pianta, va coltivata con cura e passione.

Alcune volte si scopre che é mal riposta, ma questo fa parte del grande gioco della vita. Si impara e si passa oltre.

mercoledì 27 ottobre 2010

Strategia per ottenere dei risultati

Concentrarsi sull'obiettivo a lungo termine, che sia ancorato alla realtà, ma che sia ambizioso. Non preoccuparsi troppo della prossima battaglia, ma avere sempre lo sguardo sul risultato finale che si vuole ottenere.
Per fare questo occorre elevarsi, allargare la prospettiva e avere una visione d'insieme. Mai dimenticare di vedere il mondo anche con gli occhi degli altri.
Andare sempre alla radice del problema. Alcuni conflitti si trascinano troppo a lungo perché nessuno è in grado di farlo. Fondamentale è scoprire il problema ed eliminarlo.
Raggiungere l'obiettivo non sempre passa per la via più breve. La chiave di volta è pianificare in anticipo e allo stesso impedire al possibile avversario di comprendere subito il motivo delle tue azioni e dove hai intenzione di arrivare.
Ultimo, ma non ultimo: mantenere sempre un comportamento comunque etico, aperto, "viso allegro e cuor leggero" come si dice. Accettare le sconfitte momentanee e non abbattersi né demordere mai.

"Nessun vincitore crede ala caso" (F. Nietzsche)

martedì 26 ottobre 2010

En-pathos

En-pathos, empatia, é l'abilità nel focalizzarsi sul mondo interiore dell'interlocutore, leggendo le sue emozioni e anticipando i suoi pensieri. L'empatia si basa sulla consapevolezza di sé, quanto più si riescono ad ascoltare le proprie emozioni, tanto più si percepiscono i sentimenti altrui.

lunedì 25 ottobre 2010

L'empatia aiuta la libertà e la democrazia

Libertà significa essere in grado di ottimizzare tutte le potenzialità della propria vita, e una vita pienamente realizzata è fatta di amicizie, affetti, legami resi possibile da esperienze personali e rapporto con gli altri sempre più profondi e significativi. Si è liberi se si cresce in una società globale che offra opportunità di esperienze empatiche a qualsiasi livello di comunicazione. Il nuovo sogno di tutti è la qualità della propria vita.
Generalmente quando pensiamo alla libertà , l'associamo al fatto di essere indipendenti. Da un punto di vista empatico invece, essere veramente liberi significa essere vulnerabili. Se la libertà è la capacità di sviluppare pienamente le proprie potenzialità e se una vita piena si misura in base al grado di profondità, all'estensione e alla diversità dei propri rapporti, allora quanto più si è vulnerabili, tanto più si è propensi a stabilire rapporti intimi e profondi con gli altri. Vulnerabili in questo senso, non significa essere più deboli, vittime o perdenti, ma piuttosto essere aperti a una comunicazione a livello più profondo dei rapporti umani. Essere vulnerabili significa avere fiducia nei propri simili, credere che gli altri ci tratteranno come un fine e non come un mezzo, che non verremo manipolati per le convenienze altrui, bensì considerate come persone apprezzate.

Ed è proprio quando veniamo trattati dagli altri come un fine che diventiamo veramente liberi. In un mondo dove tutti diffidano degli altri non c'è vera libertà.
Le società autoritarie infatti alimentano la paranoia e la sfiducia, mettendo gli uni contro gli altri, soffocando così lo spirito di libertà. E' anche questa una sorta di dittatura strisciante.

L'idea di libertà è andata inoltre di pari passo, storicamente, con quella di eguaglianza. I rivoluzionari americani e francesi le consideravano inestricabilmente connesse. 

I filosofi empatici definiscono l'uguaglianza in termini più psicologici, chiedendosi come si giunga a pensare gli altri come eguali a se stessi e viceversa. Ci ricordano che fino a quando l'uguaglianza è misurata in modo ristretto in termini materiali, successo economico anche se per merito e non ereditario, il risultato finale sarà sempre quello di distinguere il "mio" in contrapposizione al "tuo". La ricchezza e le distinzioni di livello professionale continueranno a creare distinzioni di ceto e a dividere gli uni dagli altri.
L'estensione empatica è l'unica espressione umana che crea una vera uguaglianza tra le persone. Quando si prova empatia per un'altra persona, le distinzioni si dissolvono. L'atto stesso di identificarsi con gli affanni di un altro, come se fossero i propri, è l'espressione più chiara del senso di uguaglianza. E' difficile trovare empatia se non ci si pone allo stesso livello dell'altro. 
se ci si sente superiori o inferiori, diversi e quindi estranei, diventa difficile provare le sue gioie e i suoi dolori come fossero nostri. Se si entra in empatia si "sente" e si "reagisce" come se noi fossimo quella persona. Diversamente si può parlare di simpatia.

La capacità di riconoscere se stessi nell'altro e viceversa, è un'esperienza profondamente democratica a mio avviso. E' il riconoscimento che ogni vita è unica, inalienabile e merita un'uguale considerazione. L'evoluzione dell'empatia e della democrazia sono andati di pari passo nella storia: quanto più empatica è una cultura, tanto più democratici sono i suoi valori e le istituzioni che la governano.

venerdì 22 ottobre 2010

Sulla Leadership

La leadership è un atteggiamento, un modo di vivere. Diventare leader è un'impresa che non arriva mai a compimento, ma è in continuo divenire e richiede assiduo perfezionamento. Essa è determinata anche dalla qualità della nostra vita e delle risposte che diamo ad essa. Lo strumento primario per esercitarla è costituita dal sapere bene cosa si vuole e cosa ha veramente valore nella propria esistenza, essere ancorati a saldi principi e valori, avere una visione coerente del mondo.
La forza più grande di un leader sta nella capacità di trasmettere agli altri la propria visione personale,  anche attraverso l'esempio della propria vita. 

Sviluppare una propria "vision" è qualcosa di profondamente privato, un prodotto generato attraverso un importante processo di autoanalisi. Cosa sta veramente a cuore ? Che cosa si desidera davvero ? In che modo apporto qualcosa al mondo e dove trovo la mia collocazione ? Dove voglio giungere ?
La costruzione di una leadership personale è un lavoro continuo e comporta un costante processo di maturazione e di autoconoscenza. La grande capacità di un leader consiste nell'apprezzare fino in fondo la possibilità di continuare ad apprendere cose nuove: su di sé, sugli altri, sul mondo, senza smettere mai di guardare avanti alla ricerca di nuove scoperte e nuovi interessi.

Volendo tracciare alcuni principi fondamentali a cui ispirarsi, si potrebbero citare:
- l'esatta conoscenza dei propri punti di forza, di debolezza, dei propri valori e della visione del mondo;
- una coraggiosa accettazione dell'innovazione e la capacità di adattarsi a un mondo in continuo cambiamento;
- il coinvolgimento degli altri attraverso un atteggiamento positivo ed empatico;
- la capacità di trovare sempre nuove energie per sé e per gli altri, coltivando ambizioni eroiche. 

domenica 10 ottobre 2010

Pastificio dei Campi di Gragnano

Ho avuto modo di provare vari tipi di pasta dell'opifico "Pastificio dei Campi" di Gragnano e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Nonostante che i prodotti da me provati fossero tutti a pasta liscia sono, oltre che molto belle, bianche, molto ruvide. La porosità è forte, profonda, visibile e tattile, alla "prova del sugo" infatti si rivela una pasta capace di trattenere e quindi armonizzarsi, con il condimento. Un'ottima pasta con buona resilienza che tiene la cottura, rimane al dente e all’assaggio risulta molto consistente, con un sapore invitante anche al consumo con un semplice filo d'olio e un pò di parmigiano, o pecorino, grattugiato. Si accompagna molto bene sia con condimenti forti, sia delicati. Consiglio la prova.
Il prezzo è un pò superiore alla media, ma la ricerca espressa nel packaging, una confezione che richiama da subito un viaggio in quelle terre, e la qualità del prodotto vale l'acquisto. Il marketing è veramente molto curato: non solo il confezionamento è di grande pregio, anche per il mondo virtuale c'è molta attenzione e oltre al sito (http://www.pastificiodeicampi.it/) molto curato e pieno di informazioni interessanti, sono presenti anche su Facebook (Mafaldina dei Campi), hanno un blog e compaiono su molti altri blog di enogastronomia.
Insomma complimenti ai proprietari del Pastificio dei Campi, veramente bravi, coraggiosi e di grande qualità.

venerdì 8 ottobre 2010

La riflessione

Non esiste nulla che serva quanto lo starsene quieti parlando il meno possibile con gli altri e moltissimo con se stessi. Nel parlare molto c'e' qualcosa di blando che, come l'ebbrezza e l'amore, svela i segreti.
Chi non sa tacere un fatto, non sa tacere neppure il nome di chi glielo ha riferito. Ognuno ha un amico a cui confidare quanto e' stato confidato a lui.

domenica 3 ottobre 2010

Obiettivi

Il più grande rischio per la maggior parte di noi non sta nel fissare un obiettivo troppo alto e non riuscire a raggiungerlo, ma nello stabilirne uno troppo basso e ottenerlo.

Michelangelo

venerdì 1 ottobre 2010

Agire

Agire. Magica parola. Muoversi. Le azioni sono l'unico modo per coniugare con successo piani e obiettivi.
Agire anche quando si sbaglia. Un fallimento è il più grande maestro. Dal più brusco dei risvegli troviamo il terreno fertile per agire concretamente. 
Rischiare dovrebbe essere la prima voce per importanza nella propria vita. Cruciale. Molti non rischiano perchè temono l'ignoto, ma il rischio è di solito la base del successo. Se si vuol riuscire occorre aver voglia di rischiare. Molto, forse tutto. Poi è importante tenere lo sguardo sull'obiettivo che ci siamo posti. Mai perdere di vista gli obiettivi, sono i nostri sogni con una scadenza. Il segreto è non farsi distrarre e non aumentare gli impegni, ma toglierne. E' difficile, ma occorre farlo. Con metodo, con cura. Togliere è il segreto, non aggiungere. Così è possibile affrontare e riuscire nel proprio percorso.
Parallelamente è importante altresì mantenere un equilibrio tra salute fisica, spirituale ed emotiva. Sono di grande supporto per raggiungere le nostre mete. Così come riflettere e trovare il tempo di creare una sinergia tra i propri obiettivi personali e quelli lavorativi. 
Fondamentale è non mollare mai, fino alla vittoria. Chi fallisce è perchè si arrende troppo presto, un attimo prima degli altri. Dato l'obiettivo tutto il resto non conta. Determinante è sviluppare e mantenere un atteggiamento positivo, sempre, mai diventare cinico, mai vedere il mondo con occhi negativi. Tutto risulta più divertente e stimolante. Quando si è positivi, preparati, disciplinati e fiduciosi in se stessi, con i contatti giusti, responsabili, si è pronti per raggiungere le mete ambite. E ci si riesce.