domenica 20 giugno 2010

Sulla Democrazia

La Democrazia è un regime difficile, ha bisogno come tutti gli altri regimi, di una pedagogia, di un'Etica conforme alla propria natura. In Italia, putroppo, oggi l'educazione civica è merce rara, è stata abbandonata alla spontainetà, ma non è sufficiente.
Le democrazie sono erose quotidianamente al loro interno. In ogni forma di governo ufficiale, dietro alle sue regole formali, partiti, elezioni, attività legislativa, si nasconde un nucleo di potere segreto con i suoi riti formalizzati sconosciuti ai più: il potere oligarchico. Il vero nemico della Democrazia è l'oligarchia. La creazione di centri di potere invisibili che erodono i poteri fondamentali. Ad esempio i poteri finanziari oggi globalizzati. Sono difficili da collocare, come possiamo ancora vedere oggi, in uno spazio fisico, definito e capire come e da chi viene gestito. La Democrazia dovrebbe essere lo strumento degli esclusi da quel potere, la sede delle Istituzioni che fungono da bilanciamento.
La Democrazia vede i cittadini come capaci di agire da sè, al contrario della demagogia che vede invece il popolo "agito", cioè il popolo inerte che viene messo in moto. Nel potere demagogico, ad esempio i sondaggi, il popolo viene invitato solo ad esprimere un parere postivo o negativo. E' un tipico potere che procede dall'alto. Non è Democrazia. In Democrazia inoltre i partiti, che sono parte fondamentale di essa, non dovrebbero destrutturarsi come accade spesso oggi, perchè si passa normalmente dalla fedeltà alle idee alla fedeltà alla persona rischiando di diventare pertinenze personali.

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