sabato 1 febbraio 2014

Meditazione

In certi momenti senti il bisogno di ritirarti dall'iperconnessione, stare in silenzio, non parlare, non leggere, non scrivere. Nulla. Dare spazio solo alla tua mente, focalizzandosi sulle proprie emozioni e, a volte, sul proprio dolore. Senza evitarli, ma invece attraversandolo e sentirlo dentro. A volte é rabbia. E capisci che la causa sei tu, non altri, nel silenzio come per magia si dissolve.

La meditazione aiuta a sincronizzare i due emisferi del cervello. Quello intuitivo e quello razionale. Spesso sono usati in modo non equilibrato. C'è sempre una prevalenza dell'area sinistra tra quella razionale, che facilmente oggi va in sovraccarico e provoca stress negativo. Allora bisogna ribilanciare, imparando ad usare la parte destra, l'area emotiva. Con l'aiuto delle immagini, della visualizzazione, del respiro.

Abituarsi a questo tipo di meditazione facilità la vita quotidiana. Insegna ad essere presente in ciò che si fa. Dal gesto più banale a quello più impegnativo.
La sfida da vincere è questa. Riuscire a prestare attenzione a quello che si fa in quel momento è un dettaglio importantissimo in questa era multitasking dove l'attenzione è freneticamente dispersa in più attività.

Mantenere il focus grazie ad un equilibrio interiore si può. Anche se difficile e faticoso. Occorre applicarsi con metodo e costanza.


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