venerdì 12 febbraio 2010

Dove si trova la felicità

Un recente studio recita testualmente che "... l'85 per cento degli intervistati riconosce di avere provato il flow, l'esperienza ottimale, soprattutto in tre ambiti: il lavoro, il tempo libero strutturato, cioè hobby come lo sport, la lettura un'attività artistica, e le relazioni." A dare i livelli più bassi di soddisfazione, sebbene la gente confessi di dedicarvi molto tempo, sono i media: tv, videogiochi, internet.
Viene spesso citato uno studio a conferma di un fatto all'apparenza sorprendente: chi ha vinto la lotteria o realizzzato un sogno di una vita non vede aumentare il suo livello di felicità nel lungo periodo. Mentre sopravissuti a traumi e tragedie, passato un pò di tempo, dichiarano lo stesso livello di felicità di prima.
Come se si tornasse al punto di partenza. Incredibile no ?

Gli esseri umani hanno molte idee sbagliate su cosa può renderli felici. Seguendo il vecchio adagio che i soldi non danno la felicità è stato dimostrato in una ricerca che se passare da un guadagno annuale di 5 mila euro a 50 mila euro fa un'enorme differenza, mettere in tasca 50 milioni invece di 50 mila euro non influisce granchè su come uno si sente. Errori sistematici di valutazione che si fanno, soprattutto quando si tratta di proiettarsi nel futuro. Tra i più comuni è quello di pensare che ci sentiremo nel futuro come ci sentiamo oggi. Quante volte dico ad amici che hanno momenti di sconforto o si sentono depressi di proiettarsi a 2 settimane, poi 2 mesi in avanti e pensare cosa rappresenterà per loro questa cosa. Più nulla. Ma l'esercizio mentale spesso non riesce perchè ci si ancora allo stato del momento. Non si esce dalla griglia mentale.

Molte delle più importanti sfide, tirare su  dei bravi figli, fare bene al lavoro, essere un buon membro della comunità, non portano solitamente felicità nel breve termine. Molte delle cose che dobbiamo fare ogni giorno per essere persone decenti e accettate sono in realtà stancanti, impegnative, stressanti. Conta la sensazione di essere in grado di affrontare la vita quotidiana, ma anche quella di crescere emotivamente e sentire di avere uno scopo nell'esistenza, avere buone relazioni con altri e non lasciarsi influenzare troppo dal loro giudizio. Inoltre è importante avere un alto tasso di resilienza, significa farcela nonostante le difficoltà, lavorare duro e perseverare.

Seneca nel De vita beata già sosteneva che la felicità si può apprendere con l'esercizio. Nonostante gli antichi avessero già scritto tutto, oggi si è conspevoli che è possibile accrescere il benessere psicologico per resistere di più allo stress che questa vita porta ad affrontare.
Occorre lavorarci sopra con impegno...

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